A. Livelli di variabilità
Il modello innovativo per lo sviluppo delle abilità motorie descrive l’abilità motoria come un movimento coordinato del corpo umano, finalizzato al raggiungimento di un obiettivo specifico di movimento, eseguito con un elevato livello di competenza. Si basa sulle capacità motorie e cognitive, sull’abilità e sulla conoscenza (esperienza) dell’individuo.
Questo capitolo introduce il modello innovativo per lo sviluppo delle abilità motorie, ovvero le fasi progressive della variabilità nello sviluppo motorio. La prima fase è incentrata sull’apprendimento dei movimenti di base e pone l’accento su diversi compiti di coordinazione per costruire una solida base motoria attraverso esercizi semplici come capovolte, salti e rotazioni. Il secondo livello introduce movimenti più complessi e incoraggia i partecipanti ad apprendere tramite la variabilità e le correzioni, migliorando l’adattabilità e la precisione attraverso esercizi mirati in ambienti arricchiti. Il terzo livello si concentra su esercizi specifici per la disciplina sportiva, proposti in ambienti difficili e variabili, preparando gli atleti a scenari di alta prestazione. Questo approccio strutturato garantisce una progressione graduale, sottolineando la sicurezza e l’acquisizione delle competenze.
Primo livello
Il primo livello spiega il concetto e l’importanza dell’apprendimento del movimento attraverso lo sviluppo degli atleti più giovani. Gli esercizi sono strutturati in modo da permettere l’adozione di schemi coordinativi diversi nei vari compiti motori. L’obiettivo per i bambini, nelle fasi iniziali, è sperimentare il maggior numero possibile di compiti motori. Allo stesso tempo, è fondamentale tenere conto dei principi di sicurezza e di una progressione graduale.
Il programma di esercizi si basa sulla ginnastica, considerata una disciplina fondamentale per l’apprendimento motorio, e può essere applicato come complemento ai processi di allenamento in diverse attività sportive, secondo il principio dell’esperienza graduale: dai movimenti più semplici a quelli più complessi, come capovolte, salti e rotazioni.
Secondo livello
Il secondo livello di variabilità è destinato ai bambini che hanno già completato il primo livello o che possiedono precedenti esperienze motorie, tali da consentire loro di eseguire movimenti più complessi. In questa fase, l’apprendimento si basa su una grande varietà di esercizi, con la possibilità di commettere errori, riconoscere i movimenti e correggere parametri come la velocità, l’altezza e la forma. Tutti gli esercizi sono orientati a un obiettivo specifico, con un forte legame con la disciplina sportiva praticata.
Terzo livello
Il terzo livello di variabilità si basa su esercizi specifici per la disciplina sportiva, in cui si insegna un singolo elemento in un ambiente variabile. In questa fase, nel processo di allenamento vengono intenzionalmente inserite distrazioni che rendono la prestazione dell’atleta ancora più complessa. Questo livello rappresenta una preparazione alle competizioni di alto livello, in cui l’atleta dimostra un’elevata padronanza del movimento. Gli esercizi sono sempre orientati al raggiungimento di un obiettivo e strettamente legati alla disciplina sportiva, ma viene aggiunta anche una componente di imprevedibilità dell’ambiente o carico cognitivo elevato.
Aspetti da considerare in tutti i livelli
In ogni livello, è necessario considerare alcuni aspetti fondamentali:
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Spazio (livelli del corpo umano e assi di movimento)
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Tempo:
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Tempo (frequenza/velocità del movimento)
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Ritmo (successione temporale dei movimenti)
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Timing (eseguire il movimento nel momento giusto e nel punto giusto)
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Adattamento alla disponibilità e all’affidabilità degli input sensoriali (interocezione / esocezione)
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Complessità cognitiva in relazione alla realizzazione di un compito motorio orientato all’obiettivo:
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meno tempo per eseguire una risposta motoria
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mantenere l’attenzione sull’obiettivo nonostante fattori disturbanti
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riconoscere un movimento errato
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prendere rapidamente decisioni in base alla situazione corrente.
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B. Prezentazione degli esercizi
INTRODUZIONE
Nello sport, la teoria della variabilità attraverso tre livelli di sviluppo delle abilità motorie
descrive la progressione da esercizi semplici a movimenti altamente complessi e integrati che coinvolgono oggetti esterni. Questo approccio è particolarmente utile per gli allenatori, in quanto fornisce un metodo strutturato per sviluppare le abilità motorie in maniera da migliorare coordinazione, forza e adattabilità. esploriamo in dettaglio questi livelli.
LIVELLO 1: ESERCIZI DI BASE – MENO COMPLESSI
Il primo livello si concentra su esercizi di base, meno complessi, che enfatizzano le abilità motorie fondamentali. In questa fase, ginnasti e atleti lavorano sui movimenti di base che sviluppano stabilità, equilibrio, coordinazione e forza. Gli esercizi di base tipicamente includono movimenti semplici come squat, affondi, plank e rotolamenti o ruote base. Questi esercizi non richiedono una coordinazione complessa o elevati livelli di consapevolezza spaziale, ma piuttosto enfatizzano il controllo del corpo, l’attivazione muscolare fondamentale e il corretto allineamento.
Nello sviluppo delle abilità motorie, ad esempio, un esercizio di primo livello potrebbe essere una capovolta in avanti o il mantenimento di un equilibrio di base su una trave. Questi movimenti consentono agli allievi di acquisire fiducia nel controllo del proprio corpo e nella comprensione dei propri movimenti. Analogamente, in altri sport, questa fase potrebbe includere esercizi ginnastici che potenziano e migliorano lo sviluppo delle abilità motorie, permettendo una migliore performance in termini di agilità, in sport di base come il calcio, la pallamano e il basket. L’obiettivo principale è costruire una solida base, garantendo che ogni atleta abbia il controllo dei propri movimenti e li esegua con stabilità e precisione prima di progredire.
LIVELLO 2: MAGGIORE COMPLESSITÀ
Il secondo livello dello sviluppo delle abilità motorie aumenta la complessità degli esercizi introducendo elementi che richiedono maggiore coordinazione, tempismo e consapevolezza spaziale. In questa fase, gli esercizi diventano più impegnativi, combinando vari schemi di movimento e richiedendo all’atleta di adattare il proprio corpo in risposta a sfide più dinamiche.
Nella ginnastica, il secondo livello potrebbe prevedere movimenti come le verticali, le capovolte all’indietro o sequenze di transizione su attrezzi come le parallele asimmetriche o gli anelli. Questi esercizi esigono livelli più elevati di forza e flessibilità, oltre a un maggiore controllo sul movimento del corpo. La pratica di queste abilità più complesse inizia anche a migliorare la propriocezione (la consapevolezza del corpo nello spazio), elemento essenziale per eseguire movimenti ginnastici avanzati e mantenere l’equilibrio.
In sport come il calcio, la pallamano e il basket, questo livello potenzia azioni come il passaggio, il dribbling o il tiro, svolte in presenza di opposizione o sotto vincoli di tempo. Gli atleti possono integrare esercizi ginnastici per affrontare sfide più dinamiche, mantenendo al contempo controllo e coordinazione. Ad esempio, un giocatore di basket può unire un allenamento motorio di base con la pratica del dribbling intorno ai difensori, oppure un calciatore può partecipare a esercizi di passaggio con compagni che si muovono in direzioni diverse. Questo livello sviluppa la capacità di gestire situazioni più complesse, preparando l’atleta per ambienti di gioco reali.
LIVELLO 3: COMBINARE ESERCIZI CON DISTRAZIONI ESTERNE
il terzo livello di variabilità nello sviluppo delle abilità motorie comporta l’integrazione dei movimenti appresi con la complessità aggiuntiva di gestire un oggetto esterno — specificamente, una palla in sport come calcio, pallamano e basket. è in questo livello che le abilità motorie vengono messe alla prova al massimo, poiché gli atleti devono mantenere coordinazione, equilibrio e controllo, gestendo allo stesso tempo un oggetto separato che si muove in modo indipendente dal loro corpo.
Nella ginnastica, il terzo livello di variabilità si concentra sulla combinazione di movimenti complessi e transizioni su diversi attrezzi, enfatizzando coordinazione, forza e controllo in condizioni difficili. a questo livello, i ginnasti devono eseguire abilità avanzate su molteplici attrezzi, come le parallele, la trave, il volteggio o il pavimento, collegando spesso insieme le abilità in sequenze dinamiche.
Negli sport, questo livello può prevedere, ad esempio, il dribbling della palla nel calcio mentre si evitano i difensori, il tiro in pallamano sotto pressione difensiva o la realizzazione di schemi di passaggio complessi nel basket. ogni abilità combina movimenti precedenti con la sfida di seguire, controllare e utilizzare una palla, spesso adattandosi a un ambiente imprevedibile e dinamico. questo livello enfatizza la capacità di svolgere più compiti contemporaneamente, di prendere decisioni rapide e di adattarsi, competenze essenziali per prestazioni di alto livello negli sport di squadra.
La progressione attraverso questi tre livelli di variabilità delle abilità motorie insegna agli atleti a costruire una solida base di abilità semplici, a progredire verso movimenti corporei più complessi e, infine, a integrare oggetti esterni e condizioni imprevedibili. per gli allenatori, comprendere questa progressione li aiuta a progettare programmi di allenamento efficaci che strutturano gradualmente le abilità, permettendo agli atleti di raggiungere il massimo controllo sia del proprio corpo sia degli oggetti esterni con cui interagiscono nello sport. questo approccio strutturato sviluppa non solo le capacità fisiche, ma anche la concentrazione mentale, l’adattabilità e la consapevolezza spaziale, elementi essenziali per il successo nella ginnastica e in altri sport.