Select Page

Basi neuro meccaniche del movimento – (teoria)

La base neuromeccanica della chinesiologia è un campo che esplora come la struttura del corpo umano (muscoli, ossa e articolazioni) e il sistema nervoso centrale (SNC) interagiscano per produrre il movimento. Comprendere questa relazione è fondamentale per gli allenatori che lavorano con bambini e giovani, al fine di promuoverne lo sviluppo fisico e motorio e prevenire eventuali infortuni.

1. Biologia umana e movimento

Il movimento umano implica una complessa interazione tra muscoli, ossa e articolazioni che lavorano insieme per creare forza, generare movimento e mantenere l’equilibrio. A livello di base, il sistema muscolo-scheletrico funge da struttura portante del movimento:

  • Le ossa forniscono struttura, sostegno e protezione agli organi vitali.

  • I muscoli generano forza contraendosi e tirando le ossa, permettendo il movimento nelle articolazioni.

  • Le articolazioni agiscono come punti di snodo, dove due o più ossa si connettono, permettendo il movimento.

Le contrazioni muscolari possono essere:

  • Concentriche (il muscolo si accorcia, come quando si solleva un peso)

  • Eccentriche (il muscolo si allunga sotto tensione, come quando si abbassa un peso)

  • Eccentrico-concentriche

  • Isometriche (tensione muscolare senza variazione di lunghezza, come nel mantenere una posizione)

Queste contrazioni sono coordinate e controllate per produrre i diversi movimenti che osserviamo nelle attività quotidiane, nello sport e nell’esercizio fisico.

2. Sistema Nervoso Centrale (SNC) e controllo motorio

Il sistema nervoso centrale, che comprende cervello e midollo spinale, ha un ruolo fondamentale nell’inizio e nella coordinazione del movimento. Il SNC riceve informazioni sensoriali dal corpo e dall’ambiente, le elabora e invia segnali ai muscoli per produrre i movimenti desiderati. Questo sistema è organizzato come segue:

  • Corteccia motoria: situata nel cervello, avvia i movimenti volontari inviando segnali attraverso il midollo spinale ai muscoli appropriati.

  • Cervelletto: affina i comandi motori, assicurando movimenti fluidi e coordinati. È essenziale per l’equilibrio e la tempistica.

  • Midollo spinale: funge da via di comunicazione tra cervello e muscoli, elaborando anche alcuni movimenti riflessi senza l’intervento diretto del cervello.

I motoneuroni sono cellule nervose specializzate che trasmettono segnali dal SNC ai muscoli, ordinando loro di contrarsi o rilassarsi. Operano in unità motorie, che comprendono un motoneurone e le fibre muscolari che controlla. La dimensione e il numero di unità motorie coinvolte in un movimento influenzano la precisione e la forza: i movimenti fini, come scrivere, utilizzano unità motorie piccole, mentre quelli ampi, come saltare, usano unità più grandi.

3. Controllo del movimento da parte del SNC

Per controllare il movimento, il SNC si affida a un sistema di feedback. I recettori sensoriali nei muscoli, tendini e articolazioni forniscono informazioni sulla posizione del corpo (propriocezione), la tensione muscolare e la velocità del movimento:

  • I propriocettori nei muscoli e nei tendini rilevano cambiamenti nella lunghezza e tensione muscolare, permettendo al corpo di adattare posizione e movimenti.

  • Il sistema vestibolare nell’orecchio interno percepisce l’equilibrio e l’orientamento spaziale, contribuendo alla stabilità.

Il SNC elabora queste informazioni sensoriali e adatta i comandi motori di conseguenza, consentendo movimenti fluidi e precisi. Questo ciclo di feedback e aggiustamento è essenziale per attività come stare in equilibrio su un piede, afferrare una palla o correre.

Il sistema nervoso centrale (SNC) — composto da cervello e midollo spinale — è il fulcro dello sviluppo delle abilità motorie, responsabile del controllo e della coordinazione dei movimenti. Lo sviluppo del SNC inizia già nell’utero e continua durante tutta l’infanzia, rendendo questo periodo ideale per l’apprendimento delle abilità motorie. Nelle prime fasi dello sviluppo, il cervello attraversa un processo chiamato sinaptogenesi, durante il quale i neuroni formano migliaia di connessioni (sinapsi). Nei primi anni di vita, i bambini sono particolarmente ricettivi agli stimoli sensoriali e motori, che stimolano la formazione di connessioni nella corteccia motoria, nel cervelletto e in altre aree del cervello responsabili del controllo e perfezionamento del movimento.

Un altro aspetto fondamentale dello sviluppo del SNC è la mielinizzazione. La mielina è una guaina lipidica che si forma attorno alle fibre nervose, isolandole e aumentando significativamente la velocità di trasmissione degli impulsi. Con la crescita, la mielinizzazione progredisce nelle aree del cervello legate alla funzione motoria, migliorando la rapidità e l’efficienza della comunicazione tra cervello e muscoli. Questo processo consente ai bambini di eseguire movimenti con maggiore controllo e coordinazione man mano che crescono.

Un’ulteriore componente essenziale è la neuroplasticità, ovvero la capacità del cervello di riorganizzarsi in risposta all’apprendimento e all’esperienza. Nei bambini, la neuroplasticità è particolarmente elevata, il che significa che il loro cervello si adatta facilmente a nuovi schemi motori e stimoli. Questa plasticità consente ai bambini di acquisire rapidamente abilità motorie e migliorarle attraverso la ripetizione e la pratica, rafforzando i percorsi neurali e rendendo i movimenti più fluidi e coordinati.